Studi classici a Genova, d'arte a Livorno.
Nel 1960 partecipa alla "III Mostra Internazionale", Palazzo Odescalchi, Roma, a cura di Giuseppe Appella. Frequentazioni con i critici G. Appella, GC. Argan, U. Apollonio, G. Beringheli, L. Inga Pin, LV. Masini, A. Passoni.
Nel 1968 lascia il lavoro per dedicarsi interamente alla pittura e si trasferisce a Milano ove vive e lavora.
Nel 1966, 1972 e 1977 gli vengono assegnati i primi premi nazionali di pittura "Città di Follonica", "Città di Arcola" e "Città di Carate Brianza", e, nel 2011, ex aequo, il "La Spezia, Settembre d'Arte".
Soggiorni di lavoro ed esposizioni negli anni '60/'70 a Parigi e negli anni '80/'90 a New York.
Tra gli inviti sul e del proprio lavoro si ricorda il Reading Group Seminar "Form and Matter in the Written and Visual Text" della The Academy at Columbia University, New York 1994, con Lavinia Lorch.
Sono degli anni '70 mostre ed interventi nell'urbano, nella P.tta di Palazzo Reale a Milano, nella Galleria Comunale di Bologna e nel Museo Civico in Progress di Livorno. Partecipa alla "3° New Multiple Art", Witechapel Art Gallery, London, itinerante in sette città inglesi, alla "II Triennale Internazionale India" Padiglione Italia a cura di Palma Bucarelli, New Delhi, alla "Luce e Materia", Centro Industria, Milano, ed alla "Six British Int.le Print Biennale", Sezione Italia, Bradford.
Seguono, tra le altre, la "Experimenthal Art, 6th International, Yamanashi Museum, Kofù 1986, "Arte in Italia Anni Settanta", Erice 2004, "Viaggio in Italia", Neue Galerie am LandesMuseum, Graz 2008, "L'Arte Italiana nell'ultimo mezzo secolo", Vasto 1994, "Scultura e Segno", Regensburg, Linz, Innsbruck Wien 1996, "Le Vie della Costruzione. Pratiche della Scultura in Italia, Riva del Garda, Arco 1999, "Percorsi riscoperti dell'Arte Italiana" VAF-Stiftung 1947.2010" MART, Rovereto 2011, "Gli spazi dell'Arte. Dall'Arte Programmata al Minimalismo", Musei Civici, Cagliari 2013, "Biennale Internazionale di Scultura", Real Castello, Racconigi 2013.
Di particolare interesse spazio-temporale le "determinazioni" del 1983 sulle coste della Gallura, "Percorsi interventi" ottenuti con estensioni notevoli di tratti di corda, sospesi in proiezione lineare sull'area naturale prescelta o delimitanti rocce e/o porzioni di roccia, cercando analogie e misure ulteriori tra le forme naturali e quelle conseguenti all'inserimento del segno.
Operazione di verifica e confronto riproposta nel 2004 sulla Catena Monti Limbara Sud (stavolta con gli studenti del locale Liceo Orsoline) ed a seguire nel Quartiere Garibaldi di Milano in una serie di interventi-verifica tra "le misure" naturali e quelle urbane della città.
Questo tentativo di condurre ad "unità di misura" la formatività fenomenica dell'opera nelle sue diverse declinazioni, come processo in atto, quasi a volerne scoprire anche il senso e le ragioni che le motivano, caratterizza l'intero percorso, itinerario, di lavoro dell'artista.
Le medesime sculture a dimensione ambientale (veggansi le recenti realizzate nella Piazza di Aggius in Sardegna e all'Idroscalo di Milano), pur nella loro caratura estetica, concorrono a percepire l'intera rappresentazione come "luogo del farsi".
In questo senso vanno lette, percepite, le mostre personali ad indicazione antologica, dai primi anni '80 all'"Istituto Civico di Cultura" di Luino ed al Palazzo dei Diamanti di Ferrara alle recenti del 2012 al CAMeC di La Spezia e del 2015 al Museo G. Fattori, Granai Villa Mimbelli di Livorno ed al Museo della Permanente di Milano.